Riceviamo dalle Giudicarie una seconda lettera proveniente dal Texas per parte dello stesso segantino che scrisse la prima alla propria moglie. Ne trascriviamo tali e quali i seguenti periodi per chi ne può avere interesse:

1. febbraio 1882. Wharton-Texas. Stati Uniti

Colla presente sono a notificarti che grazie a Dio mi trovo di ottima salute, ma sappi che qua si sta sani perché lo vuole il Signore; perché qua ci troviamo in un bosco grandioso e tutto piano, coll’acqua fino alla piantana e qui si fa uso di stivali di gomma che arrivano fino ai galoni; essi hanno il valore di 30 franchi e durano un mese e perciò si calcola un franco al giorno di stivali. Qua abbiamo fatto una baracca di traverse sotto di una tenda e siamo a dormire sui legni nudi, con una sol coperta; si fanno vite da bestia, e se non fosse la buona giornata che si guadagna, sarebbe da scappar via disperati….. Nel mese di gennaio a cagione della gran minaccia del tempo abbiamo potuto fare solo 8 giornate e abbiamo guadagnato solo la spesa. I più tanti, prima di spedir soldi a casa, vogliono mettersi a parte il viaggio per ritornare alla patria e in caso che la piccasse s’inbarcano e vanno a casa pacifici, ma io questa idea non la ho perché qua vi sono mezzi da guadagnare soldi più che in Europa e per ritornare alla patria abbisognano più di 500 fr. – Altro non so che dirti che qui come ti dissi dal principio l’è un gran mal stare, e di più abbiamo informazione che nel tempo d’estate vi sono due o tre mesi nei quali non si può lavorare per il motivo del gran caldo e vi sono molte zinzale e molte biscie di varie specie; zinzale ve ne sono molte anche al presente.

Altre lettere concordano su per giù con questa, cosicché tra pochi mesi si teme il ritorno di questi poveri segantini con molte magagne attorno e pochi quattrini.

Soggetto produttore:“La Voce Cattolica”, n. 26
Data:04/03/1882
Pseudonimo:
Descrizione:L’articolo riporta la seconda lettera di un emigrante del Bleggio in Texas alla moglie. Trattandosi di una seconda lettera e essendo la prima firmata con lo pseudonimo R. possiamo stabilire che la lettera fu inviata da don Guetti alla redazione del giornale.