Sotto i nostri nonni l’unico ufficio postale nelle Giudicarie esteriori stava a Stenico, luogo centrale dell’anfiteatro giudicariese come un punto qualunque della periferia. Però i buoni nonni d’allora senza tanta esigenza, vista l’importanza del luogo, lasciavano che le corrispondenze epistolari arrivate al Ponte delle Tre Arche tanto prima che dopo l’apertura del famoso stradone delle Marocche o della Scaletta, fossero trasportate a Stenico, e quivi poscia consegnate ai varii pedoni comunali che con tutta la loro furia e fedeltà medioevale le recapitassero tre volte alla settimana al loro destino.
Così arrivarono alla fine del presente secolo e siccome per nulla è chiamato il secolo del progresso, anche noi progredimmo e progredimmo in tutto perfino nel servizio postale. – Pochi anni fa veniva istituito un altro ufficio postale a Campo Maggiore, altro luogo importante (che può vantare perfino un teatro diurno); e con ciò tutta la corrispondenza epistolare destinata per Lomaso, dal ponte delle Tre Arche viene portata a Campo e quivi tosto distribuita.
Ma con questo passo in avanti non si esaurivano che parte delle esigenze progressiste in questo ramo, e se per Lomaso v’era progresso, per il Banale e specie per il Bleggio, si continuava e si continua col sistema preistorico, del quale a diletto dei pazienti lettori non sarà fuor di luogo dare breve notizia.
Per chi nol sapesse il Bleggio è diviso in due comuni: Bleggio Superiore l’uno, e Bleggio Inferiore l’altro, con una popolazione complessiva di 2500 anime. Questi due comuni hanno il loro pedone il quale tre volte alla settimana porta e ritira le lettere ed altro presso l’ufficio postale di Stenico. Il pedone del Bleggio Inferiore fa il suo viaggio il lunedì, mercoledì e venerdì dopo pranzo, quello del Bleggio Superiore il martedì, giovedì e sabbato sera. Ciascun pedone è autorizzato a consegnare i relativi pezzi entro 24 ore. Di conseguenza se una lettera arriva a Stenico il giorno dell’andata del pedone, se è lettera semplice, entro 24 ore sarà al suo destino; ma se è raccomandata o se il pezzo fosse con lettera di porto, od un vaglia, allora entro 24 ore si avrà non la lettera od il pezzo, ma la ricevuta, la quale prima firmata dal destinatario e poscia vidimata dal comune farà ritorno dopo due giorni a Stenico e solo allora si avrà il pezzo raccomandato che per mezzo del pedone entro le 24 ore sarà ferialmente in possesso di chi s’aspetta.
Ma diasi il caso, e ciò avviene ogni settimana, che una lettera, destinata p.e. per il Bleggio Superiore, arrivi a Stenico la domenica; essa arriverà al Bleggio martedì a sera e consegnata al proprietario quasi sempre mercoledì mattina; (dopo 4 giorni) che se per accidente fosse raccomandata, oh allora basterà averla il venerdì mattina (dopo 6 giorni). Evviva il progresso! – Siccome però l’idea d’eguaglianza non sembra affatto estranea anche alle teste più o meno alpine, quei di Bleggio senza grande pretesa vollero essere eguagliati nel servizio postale a quei di Lomaso e perciò desideravano un officio postale a S. Croce. A quest’uopo non mancarono le dimande private, quindi le istanze pubbliche e cumulative di comuni o di tutte le intelligenze e possidenze locali, in una parola di tutto il paese. – Credevasi d’essere pienamente esauditi, ma a tutto quest’apparato di petizione, firme e timbri si ebbe un bel rifiuto, per la semplicissima ragione che non si volevano incontrare nuove spese con un ufficio postale a S. Croce.
Ma non potendosi ignorare nemmeno oltre monti, che il servizio postale per il Bleggio avea bisogno di migliorie, si volle ferialmente favorire il Bleggio con un nuovo ritrovato progressista ed è questo di tutta palpitante attualità. – Si propone ora ai comuni di Bleggio un’ erezione di un terzo ufficio postale, ma posto al ponte delle Tre Arche e si invitano di loro adesione quei comuni ed in pari tempo a ritirare eventualmente i loro pezzi, gruppi e lettere da questo luogo a mezzo di pedoni comunali e perciò a loro spese.
L’idea d’un ufficio postale al ponte delle Tre Arche è felicissima e merita di essere realizzata perché non solo di pratica utilità, ma di necessità estrema. – Quivi per vero sta il centro delle Giudicarie esteriori, quivi il punto di fermata degli Omnibus portanti la posta Tione-Trento-Riva; quivi lo sbocco di tutte le strade comunali di Banale, Bleggio e Lomaso; si aggiunga di più la vicinanza della termale di Comano, varie trattorie, e la sede dei mercati mensili. – Qui e non andrà molto avremo la distribuzione de’ tabacchi, un ufficio telegrafico, la sede delle rappresentanze distrettuali, un posto di Gendarmeria e si vocifera perfino di una stazione del Tramvay che da Brescia è in via per Condino-Tione-Arche!! E’ dunque una cosa giustissima un’ erezione d’un ufficio postale.
Ma con tutto ciò vien ella migliorata la condizione postale per il Bleggio ed in ispecie pel Bleggio Superiore e se vuolsi anche per il Banale? Niente affatto. – Le Arche sono distanti da questi ultimi luoghi egualmente che Stenico e Campo e siamo perciò al sicut erat delle pedonerie comunali di tre volte alla settimana con quella prontezza fulminea che abbiamo veduto di sopra.
Ma dunque come si fa, dirà qualcuno a contentare quest’incontentabili? Eccovi il rimedio semplicissimo ed a buon mercato. – Eguale la paga, eguale il servizio. – Abbasso i due ufficii postali di Stenico e Campo e si eriga un ufficio postale unico al ponte delle Tre Arche, e da qui partano giornalmente tre pedonerie rurali ed erariali, una per Stenico e Banale, la seconda per Lomaso, la terza per Bleggio. Si dispongano secondo le esigenze le bussole per la raccolta delle lettere nei singoli paesi, se non in tutti almeno nei principali, e così ogni dì si avrà regolarmente comunicazione col mondo estragiudicariese.
Con questo rimedio si diminuiscono di molto le spese. Diffatti i tre uffici postali di Stenico, Campo ed Arche verrebbero a costare almeno f. 1050. Le pedonerie comunali al presente costano poco meno di f. 400. Un totale dunque di fior. 1450 annui. Ora con un ufficio unico alle Arche si spenderebbero f. 350; per le tre pedonerie rurali erariali f. 1080; un totale di f. 1430. Avendo però una media distribuzione di 60 lettere al giorno in tutta la valle alla tassa di soldi due, senza contare i gruppi ed i giornali, avressimo un introito giornaliero di f. 120 ed annuo di f. 432 che diffalcato dai f. 1480 lascierebbe la spesa a soli f. 998, la quale confrontata con quella dei tre ufficii postali, ci dà un avanzo di f. 452. Con questi si può benissimo erigere una stazione telegrafica ed averne d’avvantaggio.
Chi fosse chiamato alla computisteria ed azienda finanziaria, veda se questa proposta possa correre, e trovatala da tanto cerchi di attuarla quanto prima a vantaggio comune tanto di chi ubbidisce e paga, quanto di chi comanda e spende.
A questa mia proposta si opporranno, è naturale, que’ di Stenico e di Lomaso, e giungeranno a farla cadere nel cesto delle utopie, ma e che per questo? Domine Iddio ci diede il dono di esternare il nostro pensiero anche colla stampa e perciò ripeto: Erigete un unico ufficio postale al ponte delle Tre Arche con tre pedonerie rurali quotidiane, una per Stenico e Banale, l’altra per Lomaso, la terza per Bleggio; aggiungetevi un ufficio telegrafico e così avremo innalzata al livello del progresso senza aumento alcuno di spesa questa valle amena, ridente, ricca d’abitanti, d’animali e di… debiti.
Excelsior
Soggetto produttore: | “La Voce Cattolica”, n. 100 |
Data: | 05/09/1882 |
Pseudonimo: | Excelsior |
Descrizione: | L’articolo riporta la proposta di don Guetti di istituire un unico ufficio postale per le Giudicarie Esteriori a Ponte Arche con tre pedonerie rurali quotidiane per la consegna e il ritiro della posta per le tre zone di Bleggio, Lomaso e Stenico-Banale. |