Giudicarie 28 settembre. Tandem aliquando! Finalmente i nostri onorevoli capirono l’antifona e si piantarono nell’aula parlamentare di Vienna tutti d’un pezzo, formando un club Trentino!1 Tale notizia fu salutata con gioia in queste valli e credo anche da per tutto il Trentino. Le franche parole d’un vecchio patriotta scritte e dirette ai deputati da un anonimo fecero l’ottimo effetto. I nuovi elementi ancora introdotti nel corpo de’ nostri onorevoli aiutarono il fine bramato.

Chi ben comincia è alla metà dell’opera; ora resta la seconda parte da effettuarsi quale è quella di far sentire frequente e forte la voce in pro dei nostri diritti conculcati e dimenticati. Si dirà che è fiato sprecato? Io dico di no. Intanto con la semplice unione de’ nostri deputati abbiamo ottenuto già qualche cosa. Si sa p.e. che ancora esiste questo povero Trentino e lo si sa a Vienna e da per tutto, e che questo è rappresentato da 7 deputati di un sol pensiero e volere. L’unione dei deputati porterà l’unione degli elettori e tutti cementati dal sentimento nazionale combatteremo da qui innanzi fino alla vittoria.

Prendiamo di volo e facciamo nostre le parole del Windhorst: “La guardia né muore né si arrende“. Così i deputati trentini morranno, ma non cederanno; anzi neppur morranno, giacché sulle loro tombe spunteranno novelli virgulti di un verde più bello. Deputati Trentini! sodi ai posti; il paese vi manda lode ed approvazione per la tanto sospirata e reclamata unione; ora combattete valorosi e franchi, e v’arricorda che avete alle spalle una retroguardia vigile e pronta a soccorrervi se coraggiosi, a soppiantarvi se vili. Patria avanti!

R.

Soggetto produttore:“La Voce Cattolica”, n. 111
Data:29/09/1885
Pseudonimo:R.
Descrizione:L’articolo riferisce della formazione del Club Trentino nel parlamento di Vienna e incita i deputati trentini a combattere uniti per Dio e per la Patria.