S. Croce, 20 Gennaio. – Siamo entrati nel nuovo anno con felici auspicii. Sebbene al bellissimo tempo dei primi gennaio, sia venuto un po’ di brutto con un po’ di neve ai 10-11 del corr. pure presentemente siamo ritornati ancora allo stato primiero si da non sembrar d’essere in inverno. La neve portò non pochi vantaggi. Primi sono pei seminati invernenghi, giacché ora riposano tranquilli sotto la piccola coperta nivea di 20 cm. e non soffrono più come prima pel gelo e disgelo quotidiano. Secondi sono le comodità offerte dalla neve per tradurre anche in ripide pendici il letame coi facili traini; ultimi e non poco importanti sono gli effetti igienici portatici dalla neve coll’equilibrare gli strati aerei vicino al suolo mantenendo una temperatura omogenea ai nostri polmoni di abitatori alpini, e per ciò la sanità è generale tanto negli uomini che nei bovini. Per vero questa è ancora effetto di una dieta più rigorosa del solito, alla quale è costretto questo popolo pella misera annata trascorsa; speriamo che i denari portati a Pasqua dai nostri emigrati in Italia ai lavori invernali, impediranno che questa dieta passi i confini della fame, la quale per molti e molti sta al limitare della porta. 

Speriamo dunque nella Providenza.

Addio

Soggetto produttore:“Bollettino C.P.A.”, anno 1889, 20 gennaio, p. 27
Data:20/01/1889
Pseudonimo:
Descrizione:Articolo relativo alle condizioni metereologiche e ai vantaggi portati dalla neve. Viene attribuito a Guetti poiché la provenienza, l’argomento e lo stile rispecchiano quelli delle altre corrispondenze guettiane sul Bollettino.