Quadra, 13.

(Dichiarazione). La Voce Cattolica del 4 corr. N. 114, accettando incondizionatamente nelle sue colonne la corrispondenza «Giudicarie 20 ottobre» firmata Martello, mi accusava formalmente d’aver dette, nel programma elettorale pubblicato da me dopo le penultime elezioni dietali, due grosse e colossali bugie, perchè io affermava in quello d’esser stato costratto ad accettare il mandato, e d’essere stato eletto indipendentemente da tutti.

L’accusa capitatami addosso in ben tristi circostanze di famiglia ed in un momento che per la prima volta mi sentiva d’essere orfano affatto, non mi commosse punto, e, ad altre croci aggiungendo anche questa, tacqui.

Ma ora non mi è dato di serbare più a lungo il silenzio; chè molti amici mi invitano a farmi vivo di fronte al pubblico così malamente impressionato sul mio conto.

Non per me quindi, ma appunto per «carità del natio loco», invito la Voce Cattolica, rispettivamente il sig. Martello, a provare la sua accusa, levando il velo che nasconde al colto pubblico la storia delle penultime elezioni dietali in Giudicarie. Ove non lo facesse, mio vanto sarà d’essere stato calunniato, mentre in sicura coscienza potea dire e mantenere quello che avea scritto.

pte. Lorenzo Guetti Curato.

Soggetto produttore:“La Famiglia Cristiana”, n. 119
Data:17/10/1892
Pseudonimo:
Descrizione:Articolo di risposta alle accuse a don Guetti mosse sul giornale “La Voce Cattolica” dal corrispondente siglato “Martello” riguardanti la dichiarazione elettorale pubblicata da Guetti dopo le elezioni dietali del dicembre 1891 (si veda l’articolo in “La Famiglia Cristiana” datato 4 gennaio 1892 in cui don Guetti afferma: “Voi mi costringeste ad accettare il mandato e lo faceste indipendentemente da chiunque, colla solenne affermazione che i vostri eletti sostengano innanzi a tutti i diritti del nostro paese”).