S. Croce 20 aprile. – Il proverbio sta volta ha sbagliato addirittura, ad onta che l’abbia ripetuto D. Mentore nell’almanacco; aprile ogni giorno un barile (d’acqua)… ma invece vento, sole e siccità da stancare perfino i pazienti Giobbi, quali sono i nostri contadini; da noi quasi da pertutto si ha cominciato a fare preghiere straordinarie per ottenere da Dio il beneficio di una pioggia ristoratrice. I prati ed i seminati ne soffrono assai. Conseguenza della siccità jer l’altro s’ebbe un mercato d’animali al Ponte delle Arche affatto nullo per contratti e con metà animali di un mese fa. I prezzi ribassarono assai e con 10 marenghi si potea avere la più bella vacca del mercato.
Ad onta delle notti fredde, e delle brinate frequenti nei bassi fondi della vallata, la fioritura degli alberi fruttiferi si presenta in stato veramente florido; anche i gelsi cominciano a fare gli occhiacci e lusingano i bachicultori; le viti stanno là per gettare i grossi germogli, e nissuna lamentanza v’è di seccume.
Acqua ci vuole! e venuta questa in breve, ci sarebbe ancora da sperare molto, ma… c’è la Providenza, dice Renzo e quindi in questa dolce speranza faccio punto fermo.
R.
Soggetto produttore: | “Bollettino C.P.A.”, anno 1893, 20 aprile, p. 134 |
Data: | 20/04/1893 |
Pseudonimo: | R. |
Descrizione: | Articolo relativo alle condizioni meteorologiche ed agricole e al mercato d’animali a Ponte Arche. |