Saone, 29 agosto. *)

            L’anniversario del nostro S. Giovanni è venuto, e mentre scrivo, tra lampi e tuono, è anche felicemente passato. I buoni giudicariesi mantennero la consegna dell’avita tradizione, e se non a migliaia come l’anno scorso, però a molte centinaia corsero al noto santuario. Le sacre funzioni tanto alla Cappella che nella Chiesa curaziale riuscirono con decoro ed edificazione pel numero dei devoti accorsi e del clero che vi partecipò. Celebrante alla S. Messa fu il r.mo decano di Tione; oratore il r.do curato di Montagne, la cui voce sgraziatamente non fu udita da gran parte dell’uditorio sparso attorno al santuario. Al dopo pranzo al Te Deum e benedizione col Venerabile funzionava il prof. d.r don Dalponte.

            Il coro di Saone anche questa volta si fece onore, e ci dette a gustare cose vecchie e cose nuove, con sempre più perfetta esecuzione, tutto merito del peritissimo curato in loco don Beltrami. Ecco l’elenco dei pezzi cantati ed accompagnati all’armonium dal valentissimo nostro don Orazio Scaja: Avanti la S. Messa l’Inno « Deus tuorum militum » del m. Bazzicotti; Kyrie, Gloria, Agnus Dei dello Schweitzer (Missa in h. Infantis Iesu); Credo, Sanctus dello stesso (Missa in h. SS. Angelorum Custodum). All’Offertorio della Messa e dopo la Benedizione del Venerabile la sera, fu cantato ottimamente il Laudate dominum di Ett a quattro voci, ridotto per soprani, 2 tenori e bassi. Il Te Deum in falso bordone alternato col gregoriano non portava nome di autore, ma non direi una bugia reputandolo un gingillo del nostro don Beltrami. Il Tantum Ergo era dell’Alfieri.

            Da tutto ciò capirete che ai giudicariesi, se hanno tanti gusti sui generis, non manca neppur quello della musica sacra a tutta prescrizione ecclesiastica; e senza pretendere di eseguire musica divina (riservandosi di andarla ad udire un dì in paradiso) ora si limitano a gustare in chiesa musica religiosa. Speriamo nel prossimo anno di godere nuovamente una simile festività con nuove produzioni classiche, e forse con maggior pompa e concorso, chè sarà in allora finita la cappella ed illustrato da una monografia questo bellissimo monumento della fede giudicariese. Chi vivrà, vedrà ed udrà.

Judicariensis

*) Ci giunse troppo in ritardo per essere pubblicata nel n.° di venerdì N.d.R.

Soggetto produttore:“La Famiglia Cristiana”, n. 100
Data:03/09/1894
Pseudonimo:Judicariensis
Descrizione:Articolo relativo alla Festa di San Giovanni nel paese di Saone a cui per tradizione accorreva il popolo giudicariese. Anticamente infatti Saone e San Giovanni erano paesi col nome di Saone Superiore e Saone Inferiore e dipendevano rispettivamente dai comuni di Bleggio Superiore e Bleggio Inferiore. Di Saone inferiore è rimasta solo la chiesa di San Giovanni costruita nel 1893 e qualche antico maso pressoché abbandonato.