Giudicarie, 26.

I nostri giornali clericali si occuparono in questi giorni del tema sopra enunciato, e insieme al Correspondenz Blatt di Vienna fanno propaganda presso il clero per una sottoscrizione monstre, affine di ottenere dal Parlamento una riforma della legge sulla congrua in senso definitivo, togliendo il provvisorio presente e quelle lacune che vennero constatate alla prova del provisorio.

Io faccio plauso a questo movimento che va accentuandosi anche presso di noi in isfere non troppo propizie pel passato, verso questo movimento pro clero curato ed in ispecie pei nati trascurati, e godo di constatare che alla fine avemmo ragione noi poveri paria quando a mezzo del nostro legale rappresentante, il deputato don Salvadori, ci femmo sentire colà dove si puote ciò che si vuole. Posso assicurare i colleghi che il nostro onorevole deputato già da tempo lavorava a questo scopo di ottenere un assetto definitivo pella congrua del clero curato, e noi già lo abbiamo autorizzato ad hoc più volte con pieni poteri, sicuri di aver affidati i nostri interessi a mani esperte. Se ora anche coloro, che non hanno fiducia nel nostro rappresentante, concorreranno a facilitare la cosa colle loro petizioni in massa, sarà tanto di guadagnato.

La legge definitiva verrà sicuramente in un non lontano avvenire, e le petizioni nostre dovrebbero piuttosto fermarsi un pochino più basso, e precisamente tra noi, per ottenere che la nostra diocesi per quello che riguarda i curatori indipendenti ed ausiliari sia messa a quel livello a cui stanno le diocesi a noi vicine tanto austriache che italiane. Una regolarizzazione in massa delle stazioni di cura d’anime, secondo l’esigenza dei tempi e con criterii meno centralisti e burocratici, sarebbe il primo passo da farsi. Altrimenti che avverrà? Come il provvisorio ci trovò indietro di un secolo a confronto delle altre diocesi, il definitivo coronerà l’ibrido status quo. Se la congrua deve essere proporzionata al lavoro ed alla spesa, è tempo che anche da noi si riformi su larga scala un passato indecoroso. La parola trascurati non dovrebbe esister più alla venuta della legge definitiva, chè altrimenti fino alla morte sarò sempre con molti altri il

Solito tras-curato.

Soggetto produttore:La Famiglia Cristiana”, n. 137, anno 1894, 28 novembre
Data:28/11/1894
Pseudonimo:Solito tras-curato
Descrizione:Articolo relativo ad una petizione per la regolazione definitiva della congrua e alle precedenti istanze sullo stesso tema presentate dal deputato don Giovanni Salvadori.