Giudicarie, 2.
Erano passati dieci giorni ed i nostri cani scorazzavano liberi sotto gli occhi della benemerita guarnigione senza che nissuno più dubitasse sulla giusta interpretazione del famoso decreto ormai noto in questo mondo ed altri siti. Ma che è, ieri sera un contr’ordine comunale rende edotti tutti e singoli i possessori di cani che veh illis se li lasceranno andare senza museruola da qui innanzi. Donde questi contr’ordini? donde questo nuovo rigore? Vattelapesca. Tutto il male non viene per nuocere; i fabbricanti e depositanti di museruole più o meno patentate avranno nuovo smercio e smaltiranno il deposito. Non è ciò un bene?
Sono in grado di parteciparvi che l’eccelsa Giunta provinciale con conchiuso 26 aprile stanziò sub sperati altri 1000 fiorini per le nostre cooperative rurali. Ciò che partecipo a tranquillità di certi O. F. che s’arrabattono con poca carità cristiana contro il movimento in avanti del 4° stato in certe espettorazioni sui giornali nostrani che lasciano al postutto il tempo che trovano. Ci vuol altro che parole in giornata per mettere le cose a posto, o signori del III stato.
R.
Soggetto produttore: | “La Famiglia Cristiana”, n. 51 |
Data: | 03/05/1895 |
Pseudonimo: | R. |
Descrizione: | Articolo relativo all’obbligo di museruola per i cani e alla cooperazione rurale. |