N. 5.

tenutasi nella cancelleria Comunale addì 27 febbraio 1896 (novantasei).

Avanti

il Direttore

pte GUETTI LORENZO

Presenti:

Festi Costante                     membro di direzione

Giordani Agostino               »                     »

Zanini Fedele                      »                     »

Festi Domenico                   »                     »

Calza Luigi                           »                     »

Gosetti Davide                     »                     »

Bronzini Zefferino                membro di sorvegl.

Festi Luigi                             »                     »

ed altri 40 dei 75 soci inscritti in matricola. Giustificasi l’assenza del membro di sorveglianza Calza Fedele assente dal paese, e di altri 24 soci mancanti per giusto motivo o perchè all’estero. Il Direttore ad ore 1 pom. precise apre l’adunanza e nomina i soci Titta Rocco e Carlo Zanini alla firma del protocollo ed all’eventuale scrutinio de’ voti nell’elezione.

            Passando poscia all’ordine del giorno, prelesse il

            I Punto: Relazione della Direzione e Commissione di Sindacato sulla gestione 1895 e presentazione ed approvazione del Bilancio e Reso-conto pro 1895. Il direttore a nome dei colleghi e della commissione di sorveglianza legge la relazione unita in calce, assieme al bilancio e resoconto, e senza alcuna osservazione viene accolta con plauso colla preghiera alla Presidenza di passarla alla stampa perchè resti negli atti non solo, ma passi ad ogni socio a maggiore istruzione sui vantaggi che porta in un paese la Cassa rurale. Si approva ad unanimità pure il Bilancio e Reso conto presentato.

al II Punto: Nomina di due membri di Direzione in luogo degli uscenti per sorte sig. Festi Costante, e Festi Domenico, ad unanimità si riconfermano nella rispettiva carica, il primo di Vice Direttore il secondo di membro di Direzione, i quali al comune plebiscito dichiarano di accettare.

al III Punto: Proposte del tasso interesse pei depositi futuri a chi non è socio della Cassa e sui conti correnti, aperta la discussione, e che si fa animata, si accetta ad unanimità la seguente proposta del socio Giordani Agostino:

Pei depositi a risparmio futuri fatti da persone estranei al raggio sociale d’oggi in poi resti fissato il 3½%,

Pei soci della Cassa resti il tasso d’interesse del 4%.

Pei non soci della Cassa abitanti entro il raggio sociale il tasso resterà al 4% se la somma totale del libretto è sotto le 50 Corone ; se maggiore si abbasserà al 3½%.

Coi correntisti viene accettata la proposta segnata dalla Direzione che cioè l’interesse sui depositi cominci non già il giorno dopo, ma cinque giorni dopo il deposito.

al IV Punto: Eventuali proposte. Nessuno avendo proposte eventuali da avvanzare, il Direttore ad ore 2 ½ dichiara chiusa la sessione ed invita i soci destinati alla firma del protocollo

pte GUETTI LORENZO direttore

Titta Rocco

Zanini Carlo.

(L. S.)

Relazione della Direzione e Commissione di Sindacato sulla gestione 1895.

Onorevoli soci!

            Siamo al secondo anno di vita di questa nostra Cassa rurale, la seconda per nascita fra le 20 sorelle, che ormai conta il nostro trentino: essa è forse fra tutte la prima per quantità e valore delle sue operazioni.

L’anno scorso a questa epoca vi dissi che nel corso dell’anno avremmo numerate altre sorelle, e se allora esse erano 7, ora sono 20, delle quali 8 nelle nostre carissime Giudicarie. Oltre a ciò vi possiamo annunziare anche la costituzione avvenuta della Federazione di queste casse, in unione alle Famiglie Cooperative che si estende a tutta la parte italiana della Provincia, e questo ci è garanzia ormai che il movimento della sana cooperazione non solo si estende fra il nostro popolo laborioso e francamente cristiano, ma anzi va consolidandosi nelle forme più sicure. Noi che fummo i primi in questa fase progressiva ne godiamo, e facciamo voti che queste casse rurali si moltiplichino ovunque e che vicino alla Chiesa ed alla scuola vi sia ancora la propria Cassa rurale. I vantaggi che ne provengono sono numerosissimi e se voi ne foste persuasi colla relazione che vi demmo l’anno scorso, molto più lo sarete con questa che ora vi presentiamo.

1. Operazioni.

            Le operazioni che fece la nostra Cassa rurale di entrata ed uscita l’anno scorso sommavano N.° 524; e quest’anno queste ascendono alla bella cifra di N.° 672 con un’ aumento sull’anno passato di N. 148. Qui non si contano quelle molte altre operazioni utilissime del cambio ; sia collo spezzare grossi valori in piccoli, sia col mutare le monete forestiere in austriache, dall’ oro in carta e viceversa; operazione che la cassa fa ad ogni momento e con minima spesa, quale certo non si ha facendo lo scambio in altre parti.

2. Cassa

Lo stato di cassa alla fine anno 1894 era

Entrata                     C.        39524.84

Uscita                                   C.        38453.52

_________

restando una rimanenza in cassa di      C.        1071.32

Alla fine d’anno 1895 abbiamo invece

in Entrata                  C.        91583.26

in Uscita                    C.        88124.80

_________

con una giacenza di cassa ai 31 dicembre 1895         C.        3458.46

            Sarà utile riprodurre ancora le singole situazioni di cassa mensili e confrontarle con quelle dell’anno scorso e detrarne una media mensile per intender meglio l’importanza che ha la nostra cassa.

Nei mesi di:ENTRATA TOTALEUSCITA TOTALE
1894189518941895
C.   c.       C.   c.     C.   c.       C.   c.     
Gennaio4257.3918072.21 5042.933767.0917000.79 4724.79
Febbraio2300.502361.001893.002740.00
Marzo1004.022426.001077.52641.78
Aprile2349.861622.002540.263334.70
Maggio3086.397058.462906.806109.57
Giugno2467.005915.862724.605890.16
Luglio1586.227318.401530.866036.16
Agosto2354.576026.652775.105435.51
Settembre4902.996219.654439.977868.95
Ottobre9487.429008.639521.6010371.14
Novembre2925.708734.783282.188638.14
Dicembre2802.7811776.691994.549333.11
Totale39524.8491583.2638453.5288124.80
Conto nuovo18072.2139404.8417000.7935946.38

Da questi dati veniamo a dedurre che l’attività della nostra cassa si aumentò quasi del doppio, per cui se la media mensile nel 1894 fu in entrata di Corone 3293.73 ed in uscita 3204.46, nell’anno 1895 si ebbe la media in entrata di Corone 6125.92 ed in uscita 5927.00. Dopo questo sguardo generale veniamo ora a dire dei singoli titoli della nostra gestione sociale per discorrere sopra ognuno di quelli a comune istruzione.

3. Soci.

            La nostra Cassa rurale veniva fondata nel 1893 in novembre con N. 29 soci, e questo numero s’aumentava nel 1895 fino a N. 50 ; alla fine del 1895 troviamo d’essere ascesi al N. 75. Se i primi vi entrarono volenterosi quali iniziatori di questa utilissima fra le opere di cristiana utilità e carità ; gli altri vi entrarono per usufruirne i vantaggi e tratti dal bisogno più o meno sentito. Ma tutti vi entrarono perché accettati, come quelli che avevano le qualità richieste dallo Statuto. Lo sapete già, ma è bene ripeterlo; non per tutti è aperta la porta della nostra società, ma solo ai cristiani cattolici, quali siamo tutti noi, a quelli che serbano buon nome e di galantuomo e di persona leale e giusta, e vi resterà socio finchè detto buon nome non si vada perdendo con azioni contrarie, non solo al cattolicismo, ma si pure alla comune moralità e giustizia.

Se qualcuno sfornito di tali buone qualità tentò solo battere alla nostra porta, fu respinto; e se a prove perseveranti in contrario non presentasse giusto rimedio, vi resterà escluso in perpetuo. Lo scopo morale della Cassa rurale, ch’era nella intenzione del suo autore il Raiffeisen, deve stare in prima fila anche per noi, suoi tardi seguaci, e solamente se si serberà intatto questo punto, non potranno a meno di prosperare queste provvide istituzioni rurali.

4. Capitale Sociale e di riserva.

Le nostre quote sociali si limitano sempre ad una sola Corona, per il motivo

che a noi non abbisogna un grande capitale sociale per dare garanzia alla società, mentre dessa si ha ad oltranza colla garanzia illimitata che dà il socio con tutto il suo avere pei depositi fatti alla cassa e per tutti gli impegni coi terzi. Abbiamo perciò sopra i soci N.° 75 in azioni sociali Corone 75.00.

Ogni socio alla sua entrata pagò due corone di sopratassa per avviare un fondo di riserva, e questa nel 1895 si accrebbe a Corone tre, e verrà aumentandosi mano mano crescerà il fondo di riserva, quando l’assemblea generale ne proponga o ne approvi l’ aumento.

Il fondo di riserva che alla fine dell’anno 1894 era di Corone 400 si aumentò durante l’anno, per le quote di buon ingresso nuovamente entrate, del valore di Cor. 75. A questa somma la Commissione di Sindacato desidera sia unito il reddito netto dell’ anno scorso di Cor. 28.21 e più altre Corone 125 degli introiti 1895 sicchè il fondo di riserva alla fine di quest’anno ascende già alla bella cifra di

C. 628.21

e quando l’ assemblea vi volesse unire anche il reddito netto di                                        C.   25.10

che risulta dal resoconto presente, si avrà in tutto un fondo di       

_________

C. 653.31

che si riserverà per eventuali perdite a cui potesse sottostare accidentalmente la società, ma che intanto si presenta in bella vista come l’indice giusto, che segna il movimento sempre più progressivo della nostra diletta associazione.

Chi bramasse poi di avere un idea della garanzia sociale che dà la nostra società sotto la forma illimitata, calcolando in media l’avere d’ogni socio a 4 mila corone, detratti gli eventuali passivi, ad occhio e croce, ma sicuri, dobbiamo farla ascendere a 300.000 corone, diconsi trecentomila, somma da tranquillizzare perfettamente i depositanti tutti, anche i più paurosi.

5. Depositi a risparmio

I depositi del primo anno sopra N.° 73 libretti ascesero a

C. 23539.94

quelli del 1895 sopra N.° 129 libretti risultarono di

C. 50083.00

un aumento quindi nel corrente esercizio di

_________

C. 26543.06

            Anche qui ci piace fare un confronto mensile tra il 1894 e il 1895 come segue:

Nei mesi di:18941895
C.   c.       C.   c.     
Gennaiosi depositarono3750.023652.08
Febbraio»2086.262052.00
Marzo»203.482229.80
Aprile»1196.78738.00
Maggio»1524.421370.64
Giugno»1790.892434.75
Luglio»73.341581.88
Agosto»1269.582887.64
Settembre»1685.003808.11
Ottobre»7582.861596.30
Novembre»418.403248.52
Dicembre»1666.485940.12
  23247.5031539.84
interessi capitalizzati292.44949.26
Totale23539.9432489.10

Se all’entrata dell’anno 1895 di

C. 32489.10

aggiungiamo i depositi restati nel 1894 a conto nuovo di

C. 17593.90

evvi una entrata totale, come si disse sopra, di

_________

C. 50083.00

            Durante il primo anno furono rimborsate C. 5946.04 e nell’ anno corrente 1895 furono rimborsate C. 11406.47, da lasciare un deposito in conto nuovo 1896 di C. 38676.53.

I libretti estinti durante l’ anno furono 15; ne restarono vivi ancora 114 per il valore complessivo di corone 38676.53, il minimo de’ quali è di C. 0.14 ed il massimo C. 4187.71, risultando una media di C. 340 per libretto.

È consolante l’aumento dei libretti de piccolo risparmio, che segna la cifra del denaro salvato alla ghiottoneria od alla spensieratezza e questi libretti sotto 20 Corone sommano a N.° 36.

6. Prestiti ai soci

Il N.° de’ prestiti alla fine anno furono di 47 e tolti N.° 25 dell’anno antecedente, si ebbero 22 prestiti nuovi. Il valore complessivo dei mutui dati ai soci fu di C. 15683.27 compreso l’ interesse capitalizzato fine anno di C. 268.14. Di questi se ne estinsero N.° 3 durante l’anno; coll’estinzione dei tre mutui e con gli acconti dati si ebbero Corone rimborsate 5661.62, restando in conto nuovo 1896 C. 10009.12. La media dei mutui è di C. 230. Lo scopo dei mutui in generale fu per bisogni strettamente famigliari di pagamento di debiti vecchi ad un tasso maggiore; per provviste di bovini e per acquisto stabili.

Il tasso resta dal 5 % con un obbligazione a due firme e con bollo della I Scala, a sei mesi, ad un anno e prolungabili senza ulteriori spese fino a 4 anni col consenso delle parti e della Direzione sociale. La solidità dei prestiti fino a quì è intieramente tranquillizzante, anzi ove temevasi una debolezza di credito, si trovò invece una premura e prontezza di ammortizzazione da ammirarsi.

Il modo di pagare i mutui assunti con qualunque acconto ed in qualunque epoca, è proprio quello che fa per il nostro contadino perché con un po’ di economia si trova capace a pagare in non lontano tempo debiti, che in una sola volta giammai sarebbe arrivato a saldare.

7. Conti correnti.

            Anche quest’anno si presenta in grossa cifra la rubrica dei conti correnti. Nel 1894 questa rubrica segnava in attivo

C. 26897.91

di fronte ad un rimborso di

C. 14586.13

portando in conto nuovo

_________

C. 12311.78

Durante l’anno cogli interessi capitalizzati si ebbe:

un aumento di conto corrente attivo di

                                   C. 47475.77

che segna a fin d’ anno un totale di                             

_________

C. 59787.55

Furono dati acconti di rimborso nell’anno di   

C. 34106.79

e restano in conto nuovo pro 1896

_________

C. 25680.76

I correntisti sono in N.° 17, dei quali 8 persone private e 9 corpi morali. Il tasso di interesse pel correntista privato fu fissato al 5 % ed invece al 4 ½ % pel corpo morale. La ragione di ciò si fa per mettere alla pratica lo spirito del § 3 dello statuto, ch’ è quello di favorire nel paese tutte quelle istituzioni, che sono atte a migliorare in rapporto morale e materiale le condizioni dei Comuni nei quali esistono le Casse rurali. L’anno scorso a quest’epoca ed a questo punto la relazione vi segnava la speranza di vedere in paese qualche istituzione nata, in vantaggio comune col favore della Cassa e quest’anno voi già avete prospera la vostra Famiglia Cooperativa, la Società della Pastoreccia; abbiamo pure cominciata un’Agenzia Agraria per le provviste di concimi, sementi foraggere e scorte agrarie, e speriamo pure di vedervi ancora un Circolo Sociale quale ce lo descrive Don Mentore nell’Almanacco agrario del 1896, se mai la Provvidenza ci darà di unire le nostre istituzioni nei locali, che si stanno acquistando.

Nel numero dei correntisti non vediamo ancora il nostro Comune, ma speriamo che presto entrerà a far parte con noi per usufruire pur esso i beneficî della Cassa rurale. Tutta l’azienda comunale dal lato della sua amministrazione, può benissimo essere assunta dalla Cassa con comune vantaggio. Lo rammentammo chiaramente nella relazione dell’anno scorso; quelle parole furono ben intese in altre parti e speriamo sieno comprese anche dai nostri uomini, che sono chiamati dal voto popolare a presiedere ed a ben dirigere gli affari del Comune. È inutile resistere alla spinta che viene dalle buone istituzioni; se non si accetta oggi volontariamente quello che sembra buono, domani lo si dovrà accettare anche contro volontà, ma con nissun merito. Meritiamo adunque la comune riconoscenza, preponendo sempre generosi al privato il pubblico benessere; con ciò ci guadagneremo pure la ricompensa anche di Dio a conti finiti.

8. Spese e rendite

Le spese di fronte alle rendite furono quest’anno ancora in cifra minima, e tutto questo perché l’azienda sociale venne fatta gratuitamente. Nell’Assemblea generale dell’anno scorso dei 6 febbraio al punto III si venne alla nomina di un contabile-segretario nella persona di Costante Bronzini, dando facoltà alla Direzione di proporre una retribuzione da confermarsi dall’Assemblea. Il contabile imparò il sistema della registratura, aiutò a date occasioni il Direttore nel disbrigo dell’azienda, ma per quest’anno la Direzione non propone nissuna retribuzione, e si riserverà di farlo nell’anno in corso conforme all’opera prestata.

L’avanzo cassa dell’anno scorso di C. 28.21 assieme a C. 200 di introiti di quest’anno, come si disse dietro proposta della Commissione di Sindacato assieme alla Direzione vennero passati in aumento del fondo di riserva, per cui le rendite di quest’anno come troverete più sotto specificate sono di                                  

C. 1275.19

di fronte ad una spesa di             

C. 1250.09

restando un reddito netto di         

            _________

C.     25.10

Ciò premesso eccovi la situazione ed il bilancio della nostra Cassa rurale ai 31 dicembre 1895 con resoconto dell’ amministrazione del suo secondo anno di vita che vi presenta la Direzione sociale assieme alla Commissione di sorveglianza e di Sindacato per la sua formale approvazione giusta la prescrizione del § 13 lettera b dello Statuto.

Situazione e Bilancio ai 31 dicembre 1895
Attivo.Passivo.
Denari in cassaCor.3458.46Capitale socialeCor.75.00
Crediti a mutuo»10009.12Capitale a riserva»628.21
Crediti in conto corrente»25680.76Depositi a risparmio»38676.53
Mobilio»249.50Reddito netto»25.10
Titoli propri»7.-   
TotaleCor.39404.84TotaleCor.39404.84
Rendiconto generale d’ amministrazione pro 1895
Rendite (profitti).Passivo (perdite).
Utile netto dell’anno 1894Cor.28.21Spese giudizialiCor.12.64
Interessi incassati»209.85Interessi pagati»58.72
Interessi capitalizz. sui mutui»268.14Interessi capitalizzati»949.26
» sui conti corr.»663.09Steore dirette»1.26
Tasse di buon’ingresso»75.00Passati al fondo di riserva»228.21
Diverse»30.90Utile netto a pareggio»25.10
TotaleCor.1275.19TotaleCor.1275.19

            Fiavè, 27 febbraio 1896.

Il Presidente

pr. LORENZO GUETTI.

Membri di Direzione

Festi Costante

Zanini Fedele

Giordani Agostino

Festi Domenico

Calza Luigi

Gosetti Davide

Membri di Sorveglianza

Bronzini Zeffirino

Festi Luigi.

(LS)

Soggetto produttore:“Supplemento al Bollettino C.P.A.”, n. 1, anno 1896, 15 marzo pp. 6-10
Data:15/03/1896
Pseudonimo:
Descrizione:Il Protocollo riporta gli interventi di don Guetti quale Direttore della Cassa Rurale di Fiavé e la relazione della Direzione e Commissione di Sindacato sulla gestione 1895. I punti trattati all’ordine del giorno riguardano l’approvazione del bilancio, la rielezione all’unanimità di due membri della direzione e i nuovi tassi sui depositi.Visto il ruolo di don Guetti all’interno della Cassa Rurale di Fiavé (direttore) e la qualità degli interventi viene pubblicato l’intero protocollo.