Nostre corrispondenze
…..16 marzo.
Non sono molti giorni che ai comuni di questo distretto (non so se a tutti) arrivava una nota colla quale venivano invitati ad esporre le spese in più per l’attuazione della nuova legge scolastica, colla promessa che il governo sarebbe venuto loro incontro con eventuali sussidi. Io non so ciò che partitamente abbia risposto ogni singolo comune, so questo però: che in generale presero occasione da questa nota per far conoscere all’i. r. autorità scolastica che prima si spendeva meno e con maggior profitto; che l’agglomerazione delle classi è un male sotto aspetto didattico e morale; e che i comuni coll’aiuto del governo sarebbero disposti a qualsiasi sacrificio, purchè questo non andasse a finire non solo in sacculum pertusum ma a danno dell’istruzione e della morale. Se i nostri leggiferanti sentissero come certe mamme, buone popolane di vecchio stampo, si scagliano nel rozzo lor gergo contro le scuole miste!
Venne inculcato dall’alto di prevalersi di tutti i lati buoni della legge per raggiungere l’intento dell’educazione religiosa nel senso cristiano cattolico; e su questo rapporto son certo che niuno, anche dei più accaniti nemici della legge, ha mancato all’appello, anzi, per quanto è a mia cognizione, quelli che non si prestarono ai facili trionfi in questo riguardo furono i più attivi.
Ma pur troppo, quando c’è il guasto nella radice non basta tagliare qualche ramo infetto. Con che coraggio può un catechista predicare la frequenza a certe scuole miste, se sente cantarsi in faccia dalle buone mamme: Meglio figlie ignoranti che guaste? Insomma… ne avrei un sacco da sciorinare in pubblico a proposito di questi miscugli… ma punto lì e basta.
L’altro giorno assistetti ad una bella festicciuola. Con lodevole pensiero il Consiglio scolastico locale di Tenno volle dare ai suoi protetti un giorno di svago, ed a questo scopo li condusse a Ballino ov’era preparata una maccheronata. C’era il parroco, il cooperatore, il curato del luogo ed anche il curato di Campi, i maestri, il sig. Brunati e molti altri. La giornata fra questo centinaio di fanciulli passò nella più schietta allegria. L’effetto si fu che mai con tanta diligenza si frequentò la scuola e si imparò il catechismo al pensiero di questa piccola scampagnata.
Altri consigli locali dei dintorni, d’accordo coi rispettivi curati, ne imiteranno l’esempio. Ciò vuol dire che chi sta sul luogo capisce certe cose meglio di qualcuno che scrive a tavolino.
R.
Soggetto produttore: | “La Famiglia Cristiana”, n. 32 |
Data: | 18/03/1896 |
Pseudonimo: | |
Descrizione: | Articolo polemico relativo all’attuazione nei singoli comuni della nuova legge scolastica. |