L’i. r. Ministero d’agricoltura, in vista dei danni che derivano alle bestie per causa di mezzi di nutrizione guasti o adulterati, ordinò che l’esame di farinette, crusche e simili, tanto per constatare se esistano adulterazioni, come pure il grado di purezza, e l’eventuale esistenza di segala cornuta, – ordinò, dico, che tali esami debbano essere assunti, al prezzo di 1 fior, per prova, dall’i. r. Stazione di controllo di semi in Vienna, nonché dalle i. r. Stazioni sperimentali agricolo – chimiche di Vienna, Gorizia, Spalato.

Ora, per maggior comodità di noi, la lod. Stazione sperimentale provinciale di S. Michele annunzia di aver anch’essa introdotto per simili esami la stessa tassa di 1 fior. Credo che tutti gli agricoltori saranno grati di questa facilitazione e che se ne prevaleranno in tutti i loro bisogni, — come me ne sono prevalso anch’io. Ed eccomi a narrare il caso, per norma degli agricoltori, e in specie delle Cooperative.

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Atto I. — La mia Famiglia Coop. abbisognerebbe di semolini. A chi rivolgersi? Pensai e la Federazione non c’è per nulla; ebbi ricorso ad essa, ed in breve mi spedisce due campioni coi relativi prezzi e l’esito dell’esame praticato a S. Michele. Ho scelto naturalmente il campione migliore, se anche costava di più. Infatti il verdetto della Stazione sperimentale suonava cosi :

“Campione n. 96    fior. 4.75 per 100 kg.

Dall’esame microscopico risulta consistere “di pure semole di frumento, immuni da semi di malerbe. Muffe non se ne rinvennero nel campione, e fu trovato libero da spore di carbonchio.”

Quello appunto che volevo io; e ne commisi senz’altro due vagoni, sintende colla riserva che il monte corrisponda al campione. Altrimenti a che si farebbe esaminare il campione?

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Intermezzo. — Dopo qualche giorno ricevo una lettera da uno speditore, con cui mi avvisa che i semolini sono in viaggio, — va bene; ma che i sacelli furono caricati su carri aperti; che sono, è vero, riparati da un tendone: ma che però sotto quei diluvii dell’ottobre potrebbero bagnarsi. Quindi, per mia norma, mi avvisa che, appena giunti i vagoni nella Stazione, faccia ben esaminare i sacchi, chè un eventuale danno starebbe a tutto carico dell’amministrazione ferroviaria.

Che galantuomo, avrebbe detto taluno, questo speditore; si vede proprio che cerca e fa il mio interesse! — Che volete? Io invece presi sospetto da tale attenzione e mi son messo ancora più in guardia.

E’ da notarsi ancora che la Federazione avea disposto che, appena giunti in Stazione i vagoni, ne venisse notiziata subito per telegrafo.

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Atto II. Per non dare disturbi nè a me nè alla Federazione, che cosa si fece?

— Non fummo avvisati nè l’uno nèl’altra. I semolini giunsero, furono senz’altro svincolati, e dalla ditta, cui erano indirizzati, scaricati e tradotti nel proprio magazzino, — e silenzio perfetto su tutta la linea. Fortuna volle che capitassi io sul luogo e chiesto se mai per accidente fossero giunti i due vagoni, mi fu risposto che sì, che sì, e che sono già a posto, al sicuro….

Che fare? Scrivo alla Federazione che mandi a levare, a norma di prescrizione, un saggio dei sacelli in magazzino, e lo faccia esaminare alla Stazione di controllo di S. Michele. — L’incaricato, al primo entrare nel magazzino, fu colpito da un certo odore di muffa…. e ha buon naso colui! Prende i campioni e li porta a S. Michele. Quale ne fu il verdetto? Eccolo:

«Vagone A. Consiste principalmente di semolini di frumento, oltre i quali si riscontrarono anche poche semole di segala.»

«Vagone B. Consiste principalmente in semolini di frumento, ed inoltre d’una quantità al tutto minima di particelle di granoturco.»

Meno male. Ora viene il bello!

«Ambedue i campioni contengono fungilli della muffa in quantità assai grande, bacteri sferoidali, nonché moltissime spore del carbone, tanto di Tilletio caries, quanto di Tillotio brevis.

(Non garantisco i nomi latini).

«Segala cornuta non se ne potè constatare in alcuno dei due campioni.»

«Si riscontrò seme di malerbe in quantità del tutto trascurabile.»

«In ambedue i campioni si potè constatare la preferenza d’un numero abbastanza rilevante di coleotteri, e le rispettive larve della famiglia dei Cryptophazini, genere Silvanus.»

«Dietro i risultati dell’esame entrambi i campioni se li deve qualificare come impuri e guasti, e si deve perciò decisamente sconsigliare dal farne acquisto.»

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Finale,. — E questo fu un solenne protesto da parte tanto della Federazione che della Famiglia Coop., — protesto che fu accettato senza difficoltà, anzi di buon grado, perché nel frattempo il genere avea aumentato di prezzo, e il venditore potò realizzare un di più di 150 fior, circa!

Io per me fui arcicontento di essermela potuta cavare a tempo da un affare che sarebbe stato un grave pregiudizio per la mia Cooperativa.

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Morale. — Sarà brevissima, chè le conseguenze saltano da se agli occhi dei miopi.

  1. C’è la Federazione; valiamoci di essa almeno per le provviste maggiori.
  2. In ogni modo esigiamo sempre che la merce corrisponda pienamente al campione scelto.
  3. Sottoponiamo tutti i generi suscettibili all’esame della Stazione di S. Michele prima di commetterli, e al controllo della stessa dopo ricevuti, e prima di svincolarli. Costa tanto poco, e il guadagno è grande.

X. Y.

Soggetto produttore:“Bollettino C.P.A.”, anno 1896, novembre, pp. 437-438
Data:18961101
Pseudonimo:X.Y.
Descrizione:L’articolo riferisce sull’importanza di far analizzare i generi alla Stazione sperimentale di San Michele tramite la Federazione per evitare l’acquisto di merce impura o guasta e di affidarsi alla Federazione per gli acquisti maggiori. L’articolo riporta un episodio in cui, tramite l’analisi del semolino, la cooperativa dello scrivente aveva potuto evitare l’acquisto di merce guasta non corrispondente al saggio campione ricevuto. Tale articolo è stato pubblicato anche in “Supplemento al Bollettino C.P.A.”, n. 10, anno 1896, 15 dicembre, pp. 122-123.