(NOSTRA CORRISPONDENZA PARTICOLARE)

Vienna, 2 giugno.

Il troppo stroppia; e così l’ostruzionismo dei cocciuti tedeschi finirà per stroppiare il parlamento, e già questa mane corre la voce che oggidì sarà aggiornato il parlamento, probabilmente fino a settembre.

Ieri si aperse la seduta alle 11 ant.: si interruppe alle 13, si riprese alle 15, si chiuse alle 20 e che cosa si fece? nulla. L’opposizione si buttò addosso al verbale stenografico della sessione del 28 maggio, avanzò proposte e proteste e sopra alcuna di esse chiese l’urgenza e l’appello nominale; furono quindi 7 votazioni nominali di ja e nein da torturare la pazienza del più paziente Giobbe, ed all’ordine del giorno non si potè arrivare. Visto ciò, oggidì ci saranno le elezioni per le commissioni che sono ancora da nominarsi e poi si tireranno i lunghi battenti dell’aula parlamentare e si manderanno i più o meno onorevoli alle case loro; gli uni a meditare sulle azioni loro poco meno che da reclusione, gli altri a logorarsi il cervello sul modo di por rimedio ad una baraonda che sconvolse ogni progetto serio di migliorare le sorti dei popoli e delle nazioni, e altri ancora passeranno tra mezzo ai loro elettori occupandosi più davvicino dei mezzi più acconci di quelli parlamentari, per sollevare da tanti malori il povero popolo.

Sospendo anch’io le corrispondenze particolari da questa capitale, per ritornare semplice corrispondente provinciale e precisamente trentino, dandovi notizie dalle nostre alpi, tanto belle e tranquille; laggiù sotto le pinete balsamiche, al rezzo refrigerante di un’aria purissima, a cielo limpido e sempre ridente, le idee rinasceranno e correranno più rette, i palpiti del cuore ripercuoteranno tranquilli, posati, uniformi, ed i semplici costumi, e l’aperto e franco operare del nostro buon popolo trentino ci faranno dimenticare gli ozii della capitale, il trambusto di gente perduta affatto nel mare magno di questo centro di tutte le cose mondane, e dimentica in generale del perchè della sua vera esistenza!

Ah! pel trentino e per l’italiano ancora, è di conforto il ritorno da queste nordiche plaghe, perché l’anima qui rattrappita fra i labirinti polverosi del basso mondo, mentre da noi tutto concorre a sollevarla al cielo. Che volete? Perfino le vette dei nostri monti; il sussurrio dei nostri ruscelli, le onde dei nostri laghi, il canto dei nostri uccelli, ci parlano più di Dio, ci raffermano nella fede; mentre qui tutto ci fa apatici e neghittosi.

T.

Soggetto produttore:“La Lega Lombarda”, n.149
Data:04-05/06/1897
Pseudonimo:T.
Descrizione:Articolo relativo all’imminente chiusura del Parlamento austriaco e al ritorno del corrispondente in terra trentina vissuto come una rigenerazione fisica e spirituale.