La neo-eletta Presidenza del Banco di S. Vigilio diramerà a tutti i Consorzii cooperativi federati l’appello ad inscriversi soci del nuovo ed importante istituto. Il presidente della Federazione si sente in dovere di instare presso le società federate, affinchè tutte si associno al Banco. Diciamo tutte, tanto quelle che avranno bisogno del Banco nei loro affari futuri in dare od avere, come quelle che non ne avranno bisogno. A quest’ultime sarà di lode il cooperare al fondo sociale senza nissun pregiudizio della loro azienda, anzi oltre la lode ne avranno anche un vantaggio, perchè la loro quota riuscirà fruttifera. Come in tutte lo nostre società, che sorsero per nostra iniziativa portano per segno il motto dell’uno per tutti e tutti per uno e della mano in fede, che significa vincolo d’amore e di concordia così speriamo che l’amore, la concordia verrà suggellata con quest’ultima emozione della nostra cooperazione trentina, concorrendo tutti a darle il nome.

Noi viviamo di grande speranza nel vedere presto raggiunto, anzi superato quel numero di soci che si richiede perchè il Banco possa vivere e prosperare. La nuova direzione nominata nell’assemblea dei 30 sett. 1897, si mostra di tutta buona volontà di lavorare, è unanime nel riconoscere l’importanza e la serietà della nuova istituzione, e dal suo lato abbiamo sicurezza di piena riuscita.

La Federazione poi da questo suo figlio « il Banco di S. Vigilio », natole a fianco dopo regolare gestazione, non può a meno di aspettarsi contraccambio di sincero affetto e sempre regnerà concordia e vincolo stretto di paternità da una parte e d’amor figliale dall’altra, sì da assicurare al figlio un prospero avvenire.

Come ognuno vede, quasi tutti i membri della Direzione del Banco sono membri della Giunta federale, e nella prossima elezione del Consiglio di Sindacato verrà nuovamente ripetuto questo vincolo personale, da non destare nessun dubbio sull’unione, sulla concordia, sul vicendevole contatto delle due nostre istituzioni centrali.

Quindi raccomandiamo alle società federate che nella prossima assemblea generale mettano nell’ordine del giorno il punto: Associazione al Banco di S. Vigilio; e per ottenere dai soci l’unanime adesione, preleggano agli stessi questa nostra raccomandazione, sicuri che tutti di buon animo accetteranno con plauso di farsi soci di questo novello istituto, che è chiamato a farsi il vero cuore, ricco di sangue vitale, per far vivere a lungo le nostre società confederate.

Quando vedremo lavorare il nostro Banco in tutta forma, per noi già incanutiti nell’opera provvidenziale della cooperazione, riuscirà più tranquillante quel resto di vita che vorrà ancora darci il buon Dio, ed in caso di chiamata al redde rationem potremo col vecchio Simeone cantare con gioia il Nunc dimittis: giacchè non saranno opere incomplete, non saranno orfani che noi lasciamo alle società da noi iniziate, ma lascieremo loro una madre ed un padre. Una madre la Federazione, un padre il Banco di S. Vigilio. Una paternità regolare, stabile, imperitura siccchè potremo dormire tranquilli il sonno della pace.

P. Lorenzo Guetti.

Soggetto produttore:“La Cooperazione Trentina”, n. 2, anno 1898, 12 gennaio, pp. 29-30
Data:12/01/1898
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Descrizione:L’articolo contiene un appello alle società federate ad associarsi al Banco di San Vigilio e riferisce riguardo il rapporto tra Federazione e Banco di San Vigilio.