(Nostra corrispondenza particolare).
10 gennaio.
Almeno per augurare lieto l’anno nuovo dovrei presentarmi ai lettori, se ancora un po’ di legge di convenienza vige oltre il confine! Veramente, stando in Austria, le convenienze sono roba rancida e che puzzano di vecchiume…: ci vorrebbero altre cose venute di moda dopo gli esempi che ce ne diedero gli onorevoli della Camera.
Ma siccome noi, oltre che austriaci, siamo trentini, dunque italiani, non vogliamo che ci si confonda con quei signori, e quindi le convenienze d’uso tra le persone ammodo, le vogliamo continuare noi; vi mando quindi a nome dei fratelli trentini i più cordiali auguri per l’anno appena incominciato.
Ciò premesso, a mo’ d’esordio, vengo a darvi notizie di noi.
Sapete già che la Dieta della provincia Tirolese si è aperta proprio oggi, ma sarà monca dell’elemento italiano: mentre scrivo i nostri onorevoli deputati trentini invece che ad Innsbruch si sono recati a Trento e quivi prenderanno quelle decisioni che crederanno opportune e fra queste si persisterà, non v’ha dubbio, nella astensione da Innsbruch divenuto per noi almeno un paese impossibile.
Si fa di tutto per rompere questa nostra astensione, si mettono innanzi spauracchi di diverso genere, ma il paese non ne vuol sapere di dedizione: vuole addirittura i suoi diritti e punto lì.
Adesso poi che si tratta di rivedere la costituzione dell’Impero e di fare nuove divisioni di provincie, per esempio in Boemia, molto più dobbiamo star saldi noi per aver la divisione della nostra provincia che segna più marcatamente i confini di riparto, che non altre provincie.
I tedeschi che da padroni e despoti fecero da popolo barbaro con noi, ora che di fronte agli czechi devono lottare per esistere alla pari, capiranno che se vogliono essi almeno la loro parte, devono concederla agli altri. Quando la Boemia era tutta in loro potere, non venne mai a loro in mente di fare una divisione in varii dipartimenti, ora che minaccia di essere assorbita tutta dai czechi, vorrebbero dividerla in parti eguali.
Se i tedeschi sponte vorranno fare le parti giuste con noi adesso, ci accontenteremo del solo trentino: se invece tarderanno, allora, ad uso czeco, andremo più in su e vorremo per noi anche il Bolzanino, giacchè ormai quel territorio da tedesco divenne ora misto, essendovi quasi un terzo di italiani. Non vi par giusto?
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Alla fine dell’anno si costituì anche qui un Banco di S. Virgilio simile nell’idea al vostro Banco di S. Ambrogio: per ora funzionerà come cassa centrale delle 50 casse rurali e 120 Famiglie cooperative nate in questi quattro ultimi anni.
Speriamo che almeno da lungi seguirà il movimento del vostro che ormai è fatto gigante, e si metterà in relazione con lo stesso per gli affari eventuali che occorressero nel regno. Come ogni cosa buona, ha già dei nemici, non solo da parte degli avversari di principii, ma perfino tra gli stessi correligionari, e specialmente fra gli ultra puritani; ma sarà cosa di poco momento, giacchè prima di fare il meglio, sarà da contentarsi del bene semplicemente; la moderazione è una virtù che non dovrebbesi scacciare da nessun atto del cattolicismo – almeno così la pensa il vostro
(Tridentino).
Soggetto produttore: | “La Lega Lombarda”, n. 10 |
Data: | 12-13/01/1898 |
Pseudonimo: | Tridentino |
Descrizione: | Articolo relativo alle motivazioni dell’astensione dei deputati trentini alla Dieta di Innsbruck allo scopo di ottenere un’autonomia separata per l’area italiana del Tirolo. Nella seconda parte si riferisce sulle difficoltà del Banco di San Vigilio. |