– Se questa volta col permesso del proto sarò un po’ prolisso, i lettori m’avranno per iscusato, perché non l’ho fatto per seccarli, si bene per rispondere ad un bisogno di giustificarmi di fronte ad allarmi e recriminazioni cagionati da una corrispondenza alla -Voce Cattolica- a proposito di bachicoltura.

Vedranno se questi e queste sieno o no fondate, dopo quello che sarò per dire. Ecco adunque la mia schietta esposizione scevra di servile encomio e codardo oltraggio.

L’esito della presente campagna bacologica in questa valle fu tra i migliori, specialmente per quantità di bozzoli ottenuti. I compratori furono pochissimi e di conseguenza la gran parte delle galette furono acquistate dal’Ill. Cav. Vincendo de Lutti in Campo. A questo proposito si accentuò il desiderio di istituire società cooperative per la compera di bozzoli e di allestire in vari centri forni di soffocazione; ma su questo tema importantissimo dirò qualcosa un’ altra volta.

Il seme verde fu quello che riuscì generalmente bene; così pure quello incrociato verde-bianco. Quello poi confezionato da codesto on. Consiglio fece benissimo, ed i bozzoli avuti riuscirono belli in consistenza e grossezza da contentare tutti gli allevatori, i quali si accaparrano già per un altro anno. Questa mi sembra la miglior lode e che vale certo mille doppi più che certi elogi autobiografici pubblicati sulla paziente carta.

Il seme giallo, eccettuata una qualità di provenienza francese, e che sembrò già incrociata da tre o quattro anni, fece fiasco completo, compreso s’intende, anche quello confezionato da codesto Consiglio e da questo Consorzio. Non mancarono però delle rare eccezioni, e di 10 grammi dati gratis ai soci di questo Consorzio, s’ebbero bozzoli bellissimi per il peso di 12 e 20 kg.

Se il seme giallo andò quasi tutto a male per flaccidezza o morti passi, malattia ancora incomprensibile, o dirò meglio, malattia per la quale non fu ancora trovata la medicina efficace, ma si ebbero negli allevamenti delle eccezioni favorevoli, devesi conchiudere che la causa del male non istà nei confezionatori, sibbene altrove, per cui cade nel ridicolo la pretesa pubblicamente avanzata di volerne da questi un compenso! Non è solo oggidì che i bachi gialli vanno a patrasso per flaccidezza ad onta di tutte le più scrupolose cure nel confezionare il seme; ora si vorrà farne un’ eccezione solo per il Consiglio d’Agricoltura? Amicus Plato, ripetiamo anche noi Amicus Cicero, sed magis amica veritas; e tiriamo innanzi.-

Le camere di incubazione istituite da questo Consorzio, come già si disse in altra corrispondenza operarono meravigliosamente colla stufa Pucci. In questo anno però si osservò una schiusura del seme perfettissima anche in quello ibernato affatto irrazionalmente; eppure l’inverno e la primavera specialmente, non furono dei più regolari!

La felice conseguenza più sentita dagli allevatori dalla camera d’incubazione si fu la straordinaria quantità di bachi nati e raccolti per ogni oncia, per cui tante donne dubitavano assai sulla quantità in più di grammi; ma se ne persuasero quando tutte le partite incubate in questo modo segnarono quest’insolito aumento. Anche qui l’incubazione fu fatta in via cooperativa, ed il costo per oncia fu solo di circa soldi 6, equivalente ad un peso di legna secca. Appena le singole partite davano i primi bacolini di spia, si avvertivano i soci che portassero la rispettiva foglia; i bachi si raccoglievano tutti e solo a perfetta schiusura si consegnavano ai proprietari. L’ordine era mantenuto regolarmente da analogo registro ove in numeri progressivi, che corrispondevano tanto al seme che ai bachi nati, notavasi il proprietario del seme, la qualità, la provenienza e l’ibernazione del seme ed in fine l’epoca ed il modo di schiusura, ed il dì della consegna de’ bachi. Al momento del trasporto si raccomandava di serbare eguale temperatura nel nuovo locale con quella della camera d’incubazione ed a semplice costo si consegnava un termometro a coloro che non lo avevano. Tutti restarono contentissimi di questo bel modo di incubazione, e furono molte le benedizioni che si ebbe questo Consorzio da queste donne; le quali furono sollevate da una delle brighe le più delicate in bachicoltura. Visti e palpati i grandi vantaggi delle camere di incubazione a questo sistema ed ordine, il Consorzio procurerà d’introdurle ancora in altri centri, sperando che cod. on. Consiglio si caldo sostenitore della nostra bachicoltura, ci verrà in ajuto, somministrandoci i fondi necessari.

Il Consorzio di S. Croce venne nella deliberazione di sospendere quest’anno la confezione del seme a sistema cellulare, ma non cessò per questo la sua attività bacologica, perché anzi la sviluppò in altro modo di forse maggiore utilità pratica. Eccone il come: Visto l’esito felice di quest’anno anche con seme industriale e considerato il lato economico, questo Consorzio a mezzo della propria Giunta bacologica venne nella deliberazione di tentare la prova e si venne realizzando una società di bachicultori sotto la direzione d’un membro della Giunta bacologica Consorziale, e tosto si mise in opera la confezione cooperativa di seme industriale.

Questa società di nuovo genere ha sede in Larido di Quadra; ed i soci cooperatori sono 42, i quali quest’anno confezionarono soltanto circa 80 oncie di seme verde e verde incrociato col bianco.

Né temasi che con questo fatto si venga a pregiudicare alla scienza, giacché è un fatto ormai decrepito quello della confezione del seme-bachi alla industriale; tutti i semai se lo sanno e fu questo il modo di industriarsi a fare i grossi guadagni a spalle del popolo sovrano. E se questo popolo sovrano vuol ora da solo imitare gli scienziati, per questo solo sarà un lavorare contro la scienza? Dacché a quest’uopo non occorre la scienza di Salomone, come disse bene un nostro giornale, vi può arrivare anche il popolo e se vi arriva il vantaggio sarà suo e non d’altri.

Qui al nostro caso anche il bacologo più scrupoloso, spero non troverà da condannare alcunché, avendosi prese tutte le cautele e le regole che suggeriscono e la scienza e la pratica, che vale più della grammatica.

Durante l’allevamento de’ bachi si sorvegliarono alcune partite provenienti da seme cellulare verde ed incrociato affine di assicurarsi sul perfetto andamento fino alla levata dal bosco.

Fra queste si scelsero i bozzoli di cinque belle qualità, tre verdi e due incrociate. I bozzoli spelati furono messi in locale adattissimo. In vece di mandare il provino delle partite per la sfarfallazione precoce costà come l’anno scorso visto che la prova riusciva troppo in ritardo, si fece invece qui la prova al microscopio sulle prime farfalle uscite da ogni partita.

Dagli esami risultarono atte alla riproduzione solo 4, mentre una venne scartata.

Durante la sfarfallazione poi si praticò un rigoroso scarto fisiologico eliminando inesorabilmente tutte quelle farfalle che dalla teoria e dalla pratica vanno scartate. –

Con ciò non si crede che di aver cooperato al bene della bachicoltura unendo i nostri sforzi a quelli del Consiglio il quale continuando la confezione del seme-bachi a sistema cellulare con esami microscopici, metterà i bachicultori in condizioni da poter avere un materiale in bozzoli da riproduzione, unendosi in società cooperative che dovrebbero venir iniziate dai consorzi agrari distrettuali.

La mi sembra questa una questione di seria considerazione e da risolversi presto in vantaggio del nostro Trentino, che ancor vede nella bachicoltura un cespite d’entrata non indifferente. Per parte mia godo d’essermi pel primo messo in ballo, dolcemente spinto dalle placide onde dell’Alto adige il quale mai più si aspettava tanta cosa da questi poveri nazareiti del Sarca.

Avrei delle altre idee da esporre sul modo di presto generalizzare l’uso del microscopio per l’assaggio delle partite da destinarsi alla confezione, e sull’istituzione di altre società cooperative per la compra-vendita dei bozzoli, ma vedo che ho passati i limiti d’una corrispondenza e perciò finisco con un presto arrivederci.

RUSTICUS

Soggetto produttore:“Bollettino C.P.A.”, anno 1886, luglio, pp. 219-221
Data:07/1886
Pseudonimo:Rusticus
Descrizione:Articolo relativo all’esito del raccolto dei bozzoli e alla nascita di una società di bachicoltori a Larido di Quadra con uso del microscopio per la selezione delle farfalle per la riproduzione e delle stufe Pucci per l'incubazione.