Giudicarie esteriori, 10.
La campagna bacologica sta per finire, e se i bachi in generale vanno ed andarono bene, l’esito complessivo non sarà buono. Come ciò? La foglia del gelso, così bene sviluppatasi da bel principio nelle plaghe non gelate, dopo il freddo dei 7 maggio restò lì stazionaria, ed invece di aumentare andò diradandosi. I bachi colla temperatura fresca aumentarono di appetito e tutto a danno del povero contadino. Ora la foglia si paga un occhio, e perfino 3 fiorini il sacco, e di grazia ce ne fosse a sufficienza! So che ne venne ritirata da Mori, e perfino dal vicino regno. I guadagni di conseguenza saranno pochi. Serva questo contrattempo di lezione pel nostro contadino, e mentre dovrà con più amore coltivare il gelso e rispettarlo, non faccia mai il passo più grande della gamba, e prima di mettere al covo il seme faccia i conti sulla foglia, ed aspetti che questa si sviluppi. Il denaro che si spende durante l’allevamento è tutto perdita, e grave perdita. – Ci sono le commissioni che girano attorno a rilevare i danni della gelata di maggio, e da quel che vedo è un lavoro che costerà più di quello che si potrà avere, sicchè diventa ora una nuova brinata il rimedio sperato. Vostro R.
Soggetto produttore: | “La Famiglia Cristiana”, n. 67 |
Data: | 12/06/1893 |
Pseudonimo: | R. |
Descrizione: | Articolo relativo ai bachi da seta e ai costi causati dalla mancanza di foglia di gelso dovuta alla gelata del 6 maggio. |