(NOSTRA CORRISPONDENZA PARTICOLARE)
Vienna, 16.
Solamente martedì, 18, come già vi scrissi, avremo sessione parlamentare. In questo frattempo le varie gradazioni dei partiti s’unirono più volte per stilizzare la risposta al discorso del trono.
Fino a qui sono quattro i progetti di indirizzo e da oggi a martedì, se ne aggiungeranno altre edizioni.
Il Club italiano, che non appartiene né alla destra, né alla sinistra, e solo di volta in volta va poggiando or di qua or di là secondo lo richiedono gl’interessi dei paesi da esso rappresentati, propende per l’indirizzo redatto dalla destra e voterà per quello, premesse però le debite dichiarazioni di voto su qualche passo di quell’indirizzo.
Se il Trentino avesse la propria autonomia, colla propria Dieta, e rispettivi organi amministrativi che lo pareggiassero ad altri popoli della monarchia, non farebbe che accettare la proposta d’indirizzo fissata dalla destra senza alcuna dichiarazione.
Ma il Trentino essendo dal principio di questo secolo aggregato alla provincia del Tirolo, non potrebbe accettare la dizione dell’indirizzo nel punto che dice: che il Governo procuri di aumentare le attribuzioni delle Diete provinciali, quali ora sussistono secondo i diritti storici e nei confini attuali.
Se quindi su questo punto da noi Trentini non si facessero delle riserve, verremmo a condannarci da noi, suggellando col nostro voto, lo stato attuale della Dieta innsbrucchese, anzi aumenteremmo le sue attribuzioni, e dovremmo abbandonare l’idea di quella autonomia per la quale tutto il paese come un sol uomo combatte da un secolo.
Quindi i nostri deputati che fanno parte nella commissione pell’indirizzo, faranno le loro debite riserve su questo punto, e del resto dichiareranno che voteranno a favore della proposta della maggioranza.
In tutto l’indirizzo proposto dalla destra viene ripetutamente e chiaramente accennato che l’Austria per dover non solo progredire, ma sussistere, non deve già star sotto l’egemonia tedesca, come pretende in gran parte la sinistra ed in specie i tedeschi liberali (che ora amano chiamarsi progressisti), ma mettersi sul pareggio delle singole nazionalità ed in senso federativo tra loro.
Questa è l’unica via, perché sussista e cammini innanzi ormai questo impero variopinto. Noi pure italiani avremmo da trovare su questa via il giusto posto, ma se lo hanno già gli italiani di Gorizia, Trieste e Litorale, non lo abbiamo per nulla noi del Trentino.
Il mezzo milione circa dei trentini che ora si trovano amalgamati coi tirolesi tedeschi, non sono considerati niente affatto come una nazione o parte di nazione, ma sono considerati come tirolesi tedeschi che per accidente parlano italiano.
Uniti ai tedeschi nella Dieta d’Innsbruk vi si trovano nella proporzione di 1 contro 3 e perciò non possono assolutamente avere quello che hanno gli altri popoli, perché la maggioranza tedesca della Dieta, li schiaccia colla solita forza del numero.
E questo è un punto. L’altro punto poi è quello della diversità di bisogni, di costumi, di lingua, da quelli dei tirolesi tedeschi. Una legge qualsiasi provinciale perché possa essere utile ad italiani e tedeschi presi assieme, diventa impossibile perché se gioverà ai tedeschi, nuocerà agli italiani e viceversa.
Il farne due per ogni oggetto, equivale a riconoscere la disparità e quindi la necessità della separazione, e ciò non si fa mai, quindi i tedeschi non fecero mai leggi che a priori sieno dannose a loro, ma solo quelle credute utili, e ne consegue che risultano sempre funeste a noi trentini.
Contro questo stato di cose si reclamò sempre, si venne poi a trattative, e visto che fin qui tutto riuscì inutile, il Trentino s’applicò all’unica arma dei deboli, l’astensione. Questa dovrà durare fino allo scopo conseguito dell’autonomia; ora l’astensione si limita per la Dieta provinciale: se questa non gioverà si dovrà o venire all’ostruzione parlamentare avanzando in ogni seduta le nostre domande sotto quelle forme che giovino all’intento, o meglio abbandonare assolutamente anche questi otto seggi che fin quì a questo scopo furono occupati inutilmente.
I tedeschi centralisti ci hanno giuocati più volte, se ora ci giuocheranno anche i federalisti, actum est de Tridentino.
Soggetto produttore: | “La Lega Lombarda”, n. 134 |
Data: | 19-20/05/1897 |
Pseudonimo: | Tridentino |
Descrizione: | Articolo relativo al sostegno del club italiano al progetto di indirizzo sostenuto dalla destra riguardante un'unione federale tra le varie nazionalità a discapito dell’egemonia tedesca. Riguardo questo indirizzo vengono tuttavia rimarcati da Guetti alcuni distinguo riguardanti la mancata autonomia concessa al Trentino succube della maggioranza tirolese nella Dieta di Inssbruck. |