Vienna, 1.
Vi ricordate le melanconiche conclusioni che puzzavano di profezia comunicatevi dal vostro corrispondente all’epoca del duello Badeni-Wolff?
Dio non paga il sabato, diceva, e quindi non si farebbero aspettare i castighi a un ministro di un imperatore cattolico, che così scandalosamente rompe ogni legge divina ecclesiastica e civile. E vedete come il tempo della vendetta venne e presto? Doveva esser sabato la caduta di Badeni, e per piacere al Sovrano, fu solo domenica 28, e fu una caduta delle più disonoranti: mentre poco prima Badeni aveva protestato di non andarsene, dovette dimettersi. Fu l’opposizione, furono le violenze della destra, furono gli studenti dell’Università, gli operai socialisti delle piazze, furono le proteste del gran possesso, del Dipandi, del Club Italiano od altro che decisero la caduta? Chi lo sa? Siamo sicuri nel ripetere: Dio non paga il sabato.
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Ora abbiamo il nuovo ministero nelle persone a voi già note dai telegrammi ufficiali. Ma c’è la pace per questo? La si ottenne a Vienna appena caduto Badeni, ma non così altrove.
Mentre scrivo giungono telegrammi da Praga che vi è scoppiata la rivoluzione e dalle 13 di oggidì già si combatte nelle vie. Le nazionalità diverse di cui si compone quella città si combattono ad oltranza, e l’esempio del parlamento diventa epidemico e contagioso, e mentre esso ora è chiuso, si aprono le scenate delle grandi città e si sparge il sangue dei concittadini.
Non sono le sommosse della Sicilia o di qualche altra città vostra, chè là sono i fratelli contro i fratelli; qui è tutt’altro, è peggio: sono tedeschi contro slavi e czechi e non si sa come andrà a finire la cosa.
Quando si riaprirà il Parlamento?
Di fronte alle lotte nelle città, ed alla rivoluzione ora scoppiata è impossibile il precisarlo.
Soggetto produttore: | “La Lega Lombarda”, n. 324 |
Data: | 03-04/12/1897 |
Pseudonimo: | |
Descrizione: | Articolo relativo alle dimissioni del Ministro Presidente Badeni in seguito alle numerose proteste e alla rivolta scoppiata a Praga. Viene attribuito a Guetti per la consequenzialità con le altre corrispondenze siglate T. o Tridentino. |