Giudicarie, 18 gennaio. Finalmente (ed era tempo) venne la concessione ministeriale per gli studi preliminari del tram Caffaro-Trento! Questa concessione venne salutata con gioja da tutte le Giudicarie, come un principio della fine. Vero che questa fine sarà lontana di molto, ma ad ogni modo verrà. Ora interessa che il Comitato si dia alacremente al principio degli studi, cominciando al Caffaro, e su su fino a Tione, indi poi da Tione al Limarò. Ed i mezzi all’uopo? Ve ne sono già disponibili in mano al Comitato; altri verranno ancora dai Comuni più interessati lungo il Chiese, ed altri si sperano da altri Comuni lungo la futura linea: ma a questi è duopo che il Comitato mandi tosto un invito caloroso, perchè si muovano. C’è dell’apatia non poca in Comuni lungo il Sarca e nel distretto di Vezzano; e da questa apatia bisogna scuoterli ed animare i comitati locali. Non v’ha dubbio che da parte del Comitato non mancheranno né argomenti nè frasi adattate. Mano dunque all’opera.
Ma e il tram Riva-Pinzolo non potrà pregiudicare? Niente affatto. Quello è una cosa a sè. Piccola nella sua entità e pel quale è già fatto tutto, tranne che la cosa principale, cioè che la Casa Berlinese assuma a suo conto la costruzione del tram. Finiti i presenti studi ch’essa fa a mezzo de’ suoi ingegneri essa deciderà se farà o non farà il tram; se troverà di non farlo, si dovrà (e lo dovranno tutti, anche gli avversari) metter mano a realizzare il Caffaro-Trento; se la Casa Berlinese crederà di fare il Riva-Pinzolo tanto meglio, esso non pregiudicherà il nostro Caffaro-Trento, ma lo aiuterà, perchè il tronco Caffaro-Tione sarà tosto fatto contemporaneamente a quello del Durone. Dunque il Durone non ci deve fare né caldo, né freddo. Se il Comitato di Riva o la Casa Berlinese credesse di abbandonare il Durone e prendere la via di Ballino-Ponte delle Arche-Fiavè, allora, ma solo allora si potrebbe portare un pregiudizio al Caffaro-Trento, e ancora per il tronco Ponte Arche-Trento,*) il quale potrebbe essere protratto ad un tempo avvenire lungo lunghissimo; ma finchè si sostiene la linea duroniona, non c’è nulla da temere per la congiunzione non lontana con Trento.
Dunque avanti e Iddio benedirà l’opera salutare.
R.
*) E neppure per questo tram: riteniamo anzi che ciò indurrà il previdente ed animoso Municipio cittadino ad effettuare la congiunzione tramviaria della città colle Giudicarie, prima che il movimento commerciale di questa importante plaga devii dal suo centro naturale, a cui tanto porta e da cui tanto riceve.
I giustissimi motivi che indussero l’indimenticabile podestà Oss-Mazzurana a sospenderne gli studi, in parte sparvero; e quel tanto che di essi resta deve, in caso estremo, cedere alla suprema ratio dell’interesse dei più, quando esso collima col vantaggio generale del paese.
Altrettanto interesse deve avere il distretto di Vezzano.
(N.d.D.)
Soggetto produttore: | “La Cooperazione Trentina”, n. 2, anno 1898, 12 gennaio, pp. 37-38 |
Data: | 12/01/1898 |
Pseudonimo: | R. |
Descrizione: | Articolo relativo ai progetti di tramvia nelle Giudicarie (Riva-Pinzolo e Caffaro-Trento). |